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SE FOSSI NATA NEL 2000

Ricordo perfettamente la prima riflessione quando vidi la linea di intimo Skims firmata da quel genio di Kim: “se fossi nata nel 2000 mi sarei risparmiata non pochi problemi”.

Lo shock fu quando sfogliando Vogue incappai in uno spot Calvin Klein con modelle tonde in tanga: ricordo che dapprima sorvolai continuando a sfogliare annoiata per poi, solo dopo aver fatto lo sforzo di elaborare quello che i miei occhi avevano visto, fare retromarcia per riflettere sull’evoluzione del mondo.

La cosa ancora più bella che abbia visto su Skims è Kim, con le sue curvy, sfoggiare le sue tute con l’amica Paris: culo o no, tette o no, mora o bionda, ogni donna può essere unica.

La famiglia Kardashian, considerata dagli intellettualoidi di oggi – alias gli stronzi di ieri- come un covo di superficiali arricchite, meriterebbe il Nobel per la sociologia: pochi comprendono la grandezza della loro rivoluzione -riuscita- a sfondo body positive e dell’impatto sociale nel propinare -ed accettare- una nuova forma di donna.

Quante felici tiktokers curvy di oggi sarebbero state le tristi anoressiche di ieri se le Kardashian non avessero sovvertito un intero star system sostituendo l’immagine della cocainomane consumata con quella dell’amazzone giunonica?

Il cambiamento è stato imponente e ne va riconosciuto il merito a pieno titolo, piacciano o no.

Tanto stupore è comprensibile solo se ci si immedesima in un’adolescente curvy cresciuta a pane e taglia unica.

Di quest’ultima ricordo più che altro la frustrazione di non aver mai potuto condividere lo shopping con le amiche oppure le lacrime che trattenevo a fatica quando non trovavo le taglie e le commesse mi guardavano come oggi si guarda uno che tossisce senza mascherina in un luogo affollato - magari no vax.

Ricordo un’amica alle medie che per vendicarsi di un torto mi toccò senza pensarci due volte dove sapeva che avrebbe fatto breccia: andò dicendo a tutti che, benché carina, in costume da bagno ero ciccia e con la cellulite.

Dire che tutto ciò mi abbia reso più forte sarebbe una menzogna: ne avrei fatto volentieri a meno.

Non ho mai vissuto il bullismo ma la perfidia delle ragazze sì e in tutta onestà ho sempre pensato sia molto peggio.

Ho un fratello di 18 anni a cui spesso ricordo quanto siano fortunate le sue amiche a crescere in un momento in cui curvy è bello, dove il sedere è una pesca, le tette 2 ciliegie e soprattutto in cui non sono più sole.

La grandiosità di Kim è stata nella perseveranza e nella forza con cui ha imposto, volenti o nolenti, la sua versione di donna: quando tutti le davano della culona arricchita lei offriva alla popolazione femminile un nuovo modello d’ispirazione e un’ancora di speranza.

Ricordo quando ancora non sapevo bene chi fosse Kim e a RDS la perculizzavano per la sua abbondanza commentando una delle sue foto più note -con la coda dei capelli tocca, inarcando la schiena, il suo lato B: sono proprio le frasi buttate giù tante per non rinunciare a tacere -cosa ardua per un speaker- che fanno male e ci fanno fare 3 passi indietro per ogni 2 di conquista.

Ancora oggi faccio fatica a staccarmi dai modelli con cui sono cresciuta ma recupero quando mio fratello mette like a ragazze che 20 anni fa sarebbe state considerate assolutamente out.

Nonostante certi fantasmi restano, oggi mi sento protetta e sostenuta dalle moltissime ragazze che si mostrano per quello che sono.

Al dì mi consideravo talmente sbagliata che non so cosa significhi andare al mare con un gruppo di amici o con un ragazzo, e questo non è giusto.

L’estate del 2008 quella che al dì consideravo la mia migliore amica, ebbe l’ingrata idea di festeggiare il suo compleanno, 11 luglio, in piscina: tutti si divertirono in costume tranne me che restai in abito a 40°.

L’unico ad avermi vista in costume è il mio Pierangelo e sapete perché?

Perché l’ho conosciuto al mare, d’estate e in costume.

Un’adolescenza così ti segna inevitabilmente perciò non posso che rimpiangere di non essere nata nel 2000, tuttavia sono grata che i tempi siano cambiati e soprattutto di potermi sentire sufficientemente accettata.

Certamente mi sono persa molte cose a cui non potrò rimediare ma sono felice che i tempi siano cambiati e che le 2000 possano vivere e amare svincolate dalla follia di che le donne le ha odiate.   

 

Grazie Kim.

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